2/10/2005 - Tetsuo
 
Dark Resurrection: un corto stellare
Dark Resurrection: la Forza scorre anche in Italia

Quando siamo venuti a conoscenza di Dark Resurrection pensavamo di avere a che fare con il solito fan-film amatoriale basato sull'universo di Star Wars. Appena visto il teaser abbiamo avuto un sobbalzo e ci siamo dovuti ricredere.

Di ragazzi che si divertono con il rotoscoping (tecnica usata per realizzare l'effetto delle spade laser) ce ne sono tanti sparsi per tutto il globo, ma trovare un prodotto di così elevata qualità e per di più in Italia è cosa veramente rara.

 
 
Come prima cosa guardatevi il trailer e capirete perché siamo così entusiasti di questo cortometraggio, sembra che anche in Italia sia possibile realizzare film di fantascienza e di ottima qualità.

Essendo il sogno di ogni fan di Star Wars realizzare un fan-film sull'universo di Lucas, non abbiamo saputo resistere e abbiamo contattato Angelo Licata, regista e co-sceneggiatore di Dark Resurrection nonché webmaster di GuerreStellari.net, che ci ha gentilmente concesso un'intervista.

TETSUO: Da quanto tempo lavorate su Dark Resurrection?
Angelo Licata: La gestazione ha circa due anni, ma l'idea ha preso davvero una forma definita circa un anno fa. Il mio socio, Davide Bigazzi, lavorava ad alcuni test in computer grafica 3d, concept art, nuovi modelli e immagini varie, questo ci ha permesso di visualizzare meglio le ambientazioni e la storia si è praticamente scritta da sola.
Da circa un anno siamo al lavoro sul girato vero e proprio, i primi risultati hanno stupito noi stessi ed esaltato le persone che ci sono state accanto e tutti hanno iniziato a lavorarci seriamente, a crederci!

TETSUO: Siete tutti appassionati o lavorano anche professionisti nel cast?
Nessuno dei collaboratori e nessuno degli attori è stato pagato, persino le sarte che hanno confezionato i costumi, hanno tutti lavorato gratis, in cambio del nome nel progetto.

TETSUO: Come siete riusciti a coinvolgere tutti i collaboratori in un progetto così impegnativo?
AL: L'impatto iniziale è difficilissimo, ma io ho trovato un modo per farmi credere. All'inizio quando cercavo collaboratori ho cercato di coinvolgere molte persone, ma trovavo molti muri. La gente non ci credeva.
Allora io e Davide ci siamo dati da fare e abbiamo montato un minuto e mezzo di filmato con una camera digitale in 4:3. Era un combattimento dentro un tempio e una nave che arrivava su di un pianeta. Quando andavo in cerca di collaboratori, aprivo il portatile e mandavo il filmato, a quel punto rimanevano tutti a bocca aperta e non vedevano l'ora di far parte del film.

TETSUO: Abbiamo notato un uso piuttosto importante di computer grafica. Dal punto di vista tecnico chi vi ha dato una mano?
AL: Abbiamo passato gli ultimi due anni a leggere tutotial! Il montaggio audio e video è a opera mia, Bigazzi comunque è un professionista del 3d e lavora per il più importate studio di architettura di Monte Carlo.

TETSUO: Quali mezzi e software avete utilizzato?
AL: Come videocamere abbiamo usato una Panasonic GS400 utilizzata in progressivo in 16:9 reali. Per il 3D Davide Bigazzi usa Newtek Lightwave, per il montaggio principalmente Adobe After Effect.

TETSUO: Quanto vi è costato il film fino ad ora?
AL: I costi sono relativamente ridicoli dati i risultati, si possono sintetizzare col materiale che è stato necessario comprare per allestire il set, i green-screen, la stoffa, le luci, i costumi, oggetti di scena quali le spade laser e naturalmente la telecamera. Fino ad ora non abbiamo superato i 4000 euro e 2000 sono solo di camera.

TETSUO: Una cosa che abbiamo notato in molti fanfilm di Star Wars è una discreta qualità tecnica ma una pessima storia e ancor peggiori dialoghi...
AL: Abbiamo provato i dialoghi per mesi. Se il dialogo non è credibile, il film muore. E' uno dei punti cardine del mio film.
A volte gli attori sono grandiosi, ci sono persone che mi hanno stupito, dopo la loro performance spesso partiva un applauso spontaneo. Altri invece mi hanno fatto sudare, abbiamo superato il centesimo ciak per alcune scene e sono stato costretto a riscrivere alcune scene perché mi rendevo conto che il dialogo non si adattava bene all'attore.

TETSUO: A questo punto devi raccontarci un po' della storia.
AL: Non è facilissimo raccontare la storia, si svolge molti secoli dopo ad episodio VI. Un'antica leggenda, narra di un luogo in cui venne costruito un tempio in grado di contenere tutta la conoscenza dell'universo e un sigillo per impedirne l'accesso. Vennero combattute molte guerre per il dominio di Eron e con il tempo questo luogo è andato perduto. Non si conosce la sua posizione e si ignora anche se sia realmente esistito.
La maestra di Akiah ha una visione in cui un Jedi Oscuro apre il sigillo. La maestra vede il sistema solare di Eron, lo cerca nelle mappe e lo trova. La storia del film inizia da qui e narra di un maestro e della sua apprendista e del loro cammino.

TETSUO: ...del suo cammino per impedire che il jedi oscuro apra il sigillo?
AL: Questo vorrei che lo scoprissero vedendo il film, ma non è proprio così. Parla del bene e del male e quali siano le motivazioni che spingono qualcuno a scegliere di sporcare la propria anima.

TETSUO: Quanto è attinente il vostro lavoro con l'universo di Lucas?
AL: Mi sono distaccato un bel po' dal filone di Lucas, posso dire di aver mantenuto solo alcune caratteristiche dei personaggi. Ci sono i Jedi, ci sono le spade laser, c'è la Forza e c'è qualche nave imperiale ed un cattivissimo ammiraglio, il resto è tutto creato da noi. La regia, lo stile e le musiche non sono alla Lucas, so che molti fan storceranno il naso, ma volevo raccontare qualcosa di nuovo e parlare della mia visione della Forza e di cosa è per me il lato oscuro.

TETSUO: Quali sono i progetti per il futuro?
AL: Ci piacerebbe far vedere alla gente cosa si può fare con le idee giuste e una grande volontà e soprattutto speriamo di trovare uno sponsor per la seconda parte... Che costerà parecchio.
Mi piacerebbe molto anche doppiarlo in inglese, ho visto la reazione degli americani e ne sono entusiasti. Sarebbe stupendo riuscire a doppiarlo.

TETSUO: Hai già ricevuto qualche offerta da parte di sponsor? C'è spazio in Italia per questo genere di cose?
AL: E' questo il punto: far vedere cosa si può fare in Italia! Dicono che non abbiamo i soldi delle grandi produzioni americane, ma se siamo riusciti a fare questo con così poco allora tutto è possibile! Si dice anche che non c'è mercato per questo genere nel nostro paese, io credo sia una scusa.
La fantascienza e il fantasy offrono possibilità narrative che infrangono i normali schemi, si possono trasmettere concetti enfatizzati e parlare in termini più assoluti, parlo del MITO, qualcosa che è nato qui e che ci siamo dimenticati. La mitologia di un tempo ora è il fantasy e la fantascienza. E' il frutto del bisogno umano di sognare, di credere che un uomo può volare.

TETSUO: Quali consigli puoi dare a chi vuole seguire il vostro esempio?
AL: Circondatevi delle persone giuste. E' pieno di persone che si entusiasmano, ma poche si danno veramente da fare. Cercate creativi per il vostro staff e lasciatevi consigliare, essere troppo rigidi sulle vostre idee è un grave limite.

TETSUO: Mi raccomando teneteci informati, attendiamo con ansia la versione definitiva. Grazie per l'intervista e in bocca al lupo.

Non c'è che dire, Angelo parla ormai da cineasta navigato, infondo dopo due anni dedicati al suo cortometraggio ne ha tutto il diritto. Vi terremo informati sull'evoluzione del progetto e fateci sapere cosa ne pensate. La versione definitiva è prevista entro la fine di questo inverno.

Sul sito ufficiale di Dark Resurrection trovate altre informazioni e retroscena.

 
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Impaginazione di Davide Canavero
Testi di Davide Bigazzi