SORRAN: LA SCHEDA DEL PERSONAGGIO
Le origini di Sorran sono avvolte nel mistero.
Decenni prima delle rivolte imperialiste, un gruppo di pirati spaziali capitanati dal fuorilegge Lanor abbordarono e depredarono un gran numero di navi lungo la rotta per il sistema di Pan. I membri dell'Ordine di Keys mandarono una squadra di Jedi a risolvere la situazione, squadra ai comandi della Maestra Doram.
I Jedi intercettarono la nave di Lanor celata in un campo di asteroidi poco fuori la rotta per Pan: dopo una violenta battaglia, nonostante l'enorme potenza di fuoco di Lanor, i Jedi riuscirono ad avere la meglio e abbordarono la nave pirata.
Una volta entrati scoprirono che Lanor e i suoi uomini si erano tolti la vita piuttosto che finire in mano ai Jedi. Trovarono anche qualcos'altro oltre a tutta la refurtiva dei pirati. Dentro una cella di detenzione, trovarono due bambini di tre e quattro anni. I loro nomi erano Aron e Sorran.
I registri di bordo erano stati cancellati e i Jedi non riuscirono a scoprire quale fosse la famiglia a cui i due bambini erano stati strappati. Sorran, il più grande dei due, diede una descrizione dettagliata dei suoi genitori alla Maestra Doram, con tanto di nomi e coordinate, ma fu tutto invano: sembrava che i genitori dei due bambini non fossero mai esistiti.
Sentendosi responsabile del loro destino ed essendo profondamente colpita dalla innata propensione alla Forza che mostravano i bambini, Doram decise di allevarli come se fossero figli suoi.
I poteri di Sorran e Aron si acuirono con l'età permettendo ai due ragazzi di essere accettati all'accademia Jedi. I due fratelli brillarono tra i loro compagni e fu chiara fin da subito la loro propensione al comando. Quando esplose la guerra con gli imperialisti, Sorran e Aron divennero i due generali più giovani dell'intera storia della Repubblica Jedana. Guidarono enormi eserciti nelle battaglie più cruente che la Repubblica avesse mai dovuto combattere. I loro nomi entrarono nella leggenda.
Dopo anni di vittorie, per Sorran e Aron, la strada che li avrebbe portati a diventare membri del Consiglio era ormai spianata: il loro sogno stava per avverarsi. Pochi mesi prima del Preniom, il ritule di accettazione all'interno del Consiglio, fu affidata loro una delicata missione: liberare un gruppo di archeologi delle Repubblica che era stato preso in ostaggio dagli imperialisti sul pianeta di Odem.
Il rapimento si rivelò una trappola per uccidere i Jedi. Sul pianeta non vi era traccia degli imperialisti. Sorran e Aron trovano facilmente gli archeologi legati nella caverna in cui stavano operando gli scavi. Aron stava liberando gli ostaggi, Sorran si stava aggirando nella caverna in cerca di prove quando la trappola scattò. Gli imperialisti avevano piazzato in diversi punti del continente dei residuati bellici dell'antico Impero Galattico, degli Emettitori di Onde Sismiche che venivano usati nell'antichità per radere al suolo interi pianeti. La scossa fu devastante, parte della caverna crollò separando Sorran da Aron e dagli ostaggi. Sorran rimase solo nell'oscurità tenendo in levitazione con la Forza i macigni che lo avrebbero seppellito. In quel tragico momento, Sorran vide quello che la sua torcia caduta a terra stava illuminando: sul muro davanti a lui vi erano antiche iscrizioni che narravano di una ancestrale leggenda, la Leggenda di Eron. La realtà attorno a lui si dissolse e Sorran ebbe una visione: vide se stesso nel futuro mentre apriva un sigillo, il Sigillo Di Eron. La visione fu interrotta dal rumore dei massi scaraventati da Aron giunto in suo soccorso. La parete con le iscrizioni andò in frantumi, ma prima che Aron lo raggiungesse Sorran riuscì a raccoglierne due detriti. I due Jedi riuscirono a portare in salvo gli archeologi prima che la terra lacerata dalle scosse inghiottisse tutti loro nell'oscurità.
Questo successo fu la consacrazione della leggenda di Sorran e Aron, ma Sorran non assaporò il trionfo. Tutto ciò a cui riusciva a pensare era quello che aveva visto in quella caverna, la cui sola testimonianza erano quei due detriti che custodiva segretamente da quel giorno: su uno di essi vi era inciso “Aprirà il sigillo di Eron” sull'altro “ Diventerà la Forza Vivente”. Quelle parole diventarono la sua ossessione. Sorran si convinse di essere l'Eletto. Colui che avrebbe aperto il Sigillo di Eron.
Mancavano pochi giorni al Preniom quando Sorran confidò la sua volontà al fratello: non aveva intenzione di entrare nel Consiglio, il suo destino era quello di trovare Eron. Aron non credette a quelle parole, gli sembrò che il suo amato fratello fosse diventato pazzo. A nulla servirono le infinite discussioni, le loro strade si divisero: Aron entrò nel Consiglio e Sorran seguì la sua strada. Nonostante il fatto che il loro rapporto si fosse inesorabilmente deteriorato, Aron, utilizzando i suoi poteri di membro del Consiglio, fece in modo che Sorran potesse seguire la sua strada non riferendo agli altri membri l'ossessione che muoveva il fratello in questa impresa.
Sorran ordinò che fossero eseguiti degli scavi nella macerie del pianeta Odem, ma dopo anni di lavoro e molte vite perse non fu possibile ritrovare i resti delle iscrizioni che vide nel giorno della sua illuminazione.
Sorran seguì per anni gli indizi che trovava in antichi manufatti nascosti da una parte all'altra della galassia, sempre con il benestare che il Consiglio continuava a dargli grazie al fatto che Aron si esponesse in prima persona per lui. Il Consiglio affidò a Sorran la nave Kobegalon comandata dal Generale Mesian e gli permise di avere una squadra di Jedi formata da suoi allievi, volontari e maestri imposti dai rispettivi Ordini.
In uno scavo archeologico su una piccola luna del sistema di Nirras, Sorran scopre un antico manufatto Eroniano. Le iscrizioni incise sopra all’oggetto sembrano riportare le coordinate della misteriora Resurrection, l’immensa nave del Secondo Guardiano di Eron, colui che, a quanto dice la leggenda, custodiva il segreto dell’immortalità.